COMUNICATO STAMPA

La Galleria 1000eventi ha il piacere di annunciare l’inaugurazione della mostra collettiva

ARTE POVERA – SINGOLI E MULTIPLI

giovedì 20 novembre ore 18.30

Lo scorso dicembre, nella doppia personale di Daniel Buren e Douglas Huebler, la Galleria 1000eventi ha indagato la scena artistica internazionale maturata nel 1967-1968 all’interno di un clima comune ad americani ed europei. Con la nuova mostra, l’attenzione si concentra sull’esito che tale ricerca produsse in Italia in quegli stessi anni.

Da Anselmo a Zorio, presentiamo una selezione di opere di alcune tra le figure più rappresentative dell’Arte Povera. Pezzi unici sono accostati a multipli realizzati nel periodo a cavallo tra gli anni 60 e 70, nell’intento di evidenziare l’originalità e la maturità della ricerca italiana di quegli anni, per nulla succube degli Stati Uniti, pur nella traccia di un comune linguaggio.
Fin da subito il movimento dell’Arte Povera si propone con una forte connotazione sociale e politica: la riproducibilità acquista dignità (si pensi a Warhol), conferisce diritto all’arte ai multipli e contribuisce a migliorare la qualità della vita, anche attraverso l’uso di materiali e linguaggi facilmente comprensibili a tutti perchà© residenti nel bagaglio culturale e nella memoria visiva di ognuno.
L’articolo Arte povera: Note per una guerriglia, comparso a firma di Germano Celant su Flashart nel dicembre del 1967, definisce insieme al famoso Manifesto le linee programmatiche della corrente: un’arte fondata sul libero progettare dell’uomo e un nuovo atteggiamento per riacquistare il dominio della realtà debellando il marchio impresso dalla società sul polso dell’artista, che da sfruttato si trasforma in guerrigliero.
La ricerca che ne scaturisce è quindi programmaticamente varia e poliforme, apparentemente contraddittoria e continuamente spiazzante, opposta a ogni schema formalizzante e a ogni aspettativa codificata, ironicamente poetica, percorsa da un sistema di energie vitali continuamente in espansione.
Il fulcro è il lavoro dell’artista, che con tutto il suo potenziale creativo interagisce con gli oggetti e le forze naturali e sociali creando con le sue opere nuclei attivi di energia indagata nelle sue forme più diverse.
L’uso di acidi, composti chimici, resistenze elettriche incandescenti aggrediscono lo spettatore e lo sottopongono a sollecitazioni sensoriali talora violente e comunque mai neutre.
Alla povertà dei materiali si accosta l’elevata attenzione alla qualità formale delle installazioni, che definiscono nuovi archetipi spaziali divenendo metafora della condizione umana.

ARTISTI IN MOSTRA : ANSELMO,BOETTI, CEROLI, PISTOLETTO, PENONE, SALVO, ZORIO.
La mostra rimarrà aperta fino al 17 gennaio da martedì a sabato, dalle 14.00 alle 19.00